22 LUGLIO A SEGONZANO: “LE VIE DELLA PACE”

Le vie della pace. Questo il titolo dello spettacolo di riflessione, canto, musica immagini ideato e proposto al Coro La Valle Gruppo Costumi Storici Cembrani in collaborazione con l’unità parrocchiale della valle di Cembra e gli “Amici del Santuario” venerdì 22 luglio prossimo alle 20.45 alla Madonna dell’Aiuto di Segonzano.

L’importante tema della pace collocato nel difficile e delicato periodo che l’Europa sta vivendo in questi mesi di scontri in Ucraina emerge nell’anno del centenario della morte del beato Carlo d’Asburgo. Carlo d’Asburgo-Este (Persenburg 1887- Madeira 1922), fu l’ultimo sovrano di quel contesto imperiale austriaco che fino al 1918 ricomprendeva anche l’attuale territorio trentino. Carlo, proclamato “beato” per la chiesa cattolica nel 2004 dall’allora Pontefice Giovanni Paolo II e indicato come particolare protettore dell’ambito politico, si adoperò fortemente negli anni del suo regno (1916-1918) per la fine del Primo Conflitto Mondiale e la pace europea. Molte sono le attestazioni documentarie di questo suo impegno “sulle vie della pace” in lettere e corrispondenza con capi di stato europei, con il pontefice Benedetto XV, il Papa che definì la guerra europea come “Inutile Strage”, nella vita quotidiana della sua stessa famiglia.

Lo spettacolo “Le Vie della pace. Conflitti e dialogo in Europa attraverso la figura del Beato Carlo d’Asburgo” di venerdì 22 luglio, patrocinato dalla Provincia Autonoma di Trento, dalle parrocchie cembrane, dalla Federazione Cori, dalla Federcircoli e dalla Federazione Schuetzen del Trentino e dall’associazione internazionale “Rinnovamento nella Tradizione-Beato Carlo d’Asburgo” vedrà succedersi dieci diversi “quadri”, ognuno dei quali vedrà una breve introduzione storica e quindi la lettura di brani di testimonianze sull’impegno per la pace di Carlo: dalla moglie Zita, a personaggi culturali dell’epoca, pontefici, fino a conosciuti politici come Winston Churchill. Dieci saranno i canti a tema eseguiti dal coro di trenta elementi, diretti da Roberto Bazzanella, coordinatore artistico dell’iniziativa, nonché da alcune voci soliste del Minicoro, la formazione giovanile che conta oggi una ventina di bambini e ragazzi delle vallate avisiane. Le esecuzioni corali, con testi ricercati, accompagnate dalla proiezione di un centinaio di immagini d’epoca, aiuteranno ad approfondire le dolorose ricadute nella società e nelle comunità dei tristi periodi di guerra e i benefici che apporta invece, nelle vite quotidiane delle persone, la pace. Lo spettacolo, della durata di circa un’ora, e ad ingresso libero, vedrà la possibilità di destinare delle offerte da inviare a sollievo delle popolazioni coinvolte nei conflitti in Europa.

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